E’ prima di tutto un’esperienza visiva, sulla percezione culturale della bellezza femminile che non richiede troppe linee di dialogo.
Protagonisti Demi Moore e Margaret Qualley e di contorno, Dennis Quaid;
La macchina da presa è incollata a questi involucri di pelle che si gonfiano, sgonfiano, guizzano e … marciscono.
Questa la storia. La 50enne Elisabeth (Moore), popolare protagonista di un programma tv di aerobica, viene fatta sloggiare dagli studi perché sta diventano vecchia. Elisabeth viene contattata da un infermiere che riesce ad instillarle il dubbio sull’uso possibile di The Substance: un siero di eterna giovinezza da iniettare in vena che farà nascere proprio dentro al proprio corpo una creatura più giovane, un doppio di sé che sbucherà dalla schiena improvvisamente aperta per metà, in questo caso con le sembianze della splendida Sue (Qualley).
The Substance produce in sottofondo un ghigno satireggiante sull’idea di bellezza che la donna vive indotta dalla società dello spettacolo (dallo sguardo maschile e dall’autodefinizione parossistica di sè), mai indulgente verso le due protagoniste (Quaid, il boss della tv è a sua volta un essere repellente nella sua clownesca eleganza), aggrappato ai tratti esasperati di una regia che indugia su nudi mutanti e sanguinanti e linee di esplorazione spaziali anticonvenzionali.
C'è molto di più. Tenetrvi forte me non perdetelo.
Nella foto Sue Quaelly l'alter Ego di Demi Moore