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STRANIERI OVUNQUE. Da Venezia al Museo Civico di Castelbuono

2024-05-08 04:42

Redazione

4 articoli, Culture,

STRANIERI OVUNQUE. Da Venezia al Museo Civico di Castelbuono

In copertina Claire Fontaine, Portrait Gaggiandra, Venice, April 2024, Foto© Laura SciacovelliSarà presentato al pubblico il  19 maggio alle ore

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In copertina Claire Fontaine, Portrait Gaggiandra, Venice, April 2024, Foto© Laura Sciacovelli

Sarà presentato al pubblico il  


19 maggio alle ore 12.00

  


“Stranieri ovunque”

 del collettivo Claire Fontaine, progetto vincitore dell’avviso pubblico PAC2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.Si tratta di  scritte luminose esprimono una condizione di ambivalenza secondo cui possiamo sentirci stranieri in qualunque luogo, a causa di esperienze di esclusione sociale o discriminazione che generano un sentimento di non appartenenza a una comunità, rafforzando la sensazione di essere “stranieri”.


Stranieri ovunque

è presente anche alla Biennale di Venezia con un vasto numero di scritte al neon.


Il Museo Civico di Castelbuono

ne acquisisce tre opere


.

Con queste parole le accoglie il  direttore del Museo Laura Barreca


L’estraneità che tutti possiamo provare, di fronte a un mondo governato da logiche non sempre comprensibili, accomuna autoctoni e immigrati del nostro tempo e fa dell’esilio una condizione generalizzata.Il progetto sarà il tema anche di una conferenza in programma 


giovedì 23 maggio alle ore 11.00

presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo  


con l' intervento di Claire Fontaine.Che cosa è  Claire Fontaine.

E' un collettivo  fondata da James Thornhill e Fulvia Carnevale nel 2004 a Parigi. Il suo nome è uno pseudonimo che suona come il nome proprio di una donna francese, ispirato all’orinatoio di Duchamp (


Fontaine

) e a una nota marca di cancelleria francese (Clairefontaine), volendo deliberatamente creare l’equivoco, non associando direttamente le loro biografie alle opere, in modo da poter trasformare il lavoro in uno spazio di libertà. E' esposto in tutto il mondo in musei e istituzioni culturali intenazionali. Dal 2017 opera a Palermo.[gallery ids="54974,54975"]