Non è la prima volta che i lavori di Vito Noto compaiono nelle sale di musei. Nel 2022 a Chiasso il m.a.x. museo gli aveva dedicato una monografica poi esportata al Riso di Palermo dove fu presentato come un designer "svizzero". In Svizzera Vito Noto risiede, ma è nato a Ragusa nel 1955. I genitori sono poi emigrati a Lucerna, un a stia di emigrazione come tante altre. Noto si è poi diplomati alla Scuola Politecnica del Design di Milano e poi compie esperienze professionali in Austria, Germania e infine a Parigi. Di ritorno in Svizzera nel 1982 apre il suo studio a Lugano dove si dedica a progetti di rilevanza nel settore industriale, così come nell’ambito labo-medicale, alla corporate identity e al branding design. Da quel momento la sua vasta produzione si articola fra product design, industrial design e visual design Fondamentale nella sua produzione che si colloca tra arte applicata e pura creatività è l’idea dell’interazione tra uomo e prodotto Fondamentale nella sua produzione è l’idea dell’interazione tra uomo e prodotto, pur vivendo i Svizzera da decenni il suo lavoro risente in qualche modo della collocazione geografica della sua nascita.In mostra appaiono macchinari disegnati per l'industria tessile, per quella farmaceutica e oggetti di uso comune.
L’uno vicino all’altro come opera unica nove orologi da parete in cui Noto si diletta a invertirne il senso di scorrimento delle lancette, il loro ordine di grandezza (quella delle ore più lunga di quella dei minuti) a proporre che le ore visualizzate siano 24 anziché 12, a suddividere il quadrante in tre auspicabili momenti: otto ore di sonno, otto ore di lavoro, otto ore di tempo libero.Fondamentale per lui è sempre la combinazione cromatica, utile a distinguere le componenti e le relative funzioni di un oggetto, sia esso un macchinario semplice o molto complesso.[gallery ids="55192"]Vito Noto in ARCRHIVI GRAFICI, AL m.a.ax. museo di Chiasso, Svizzera. Sino al 22 settembre www.maxmuseo.ch