Nata secoli fa come versione “popolare” di un piatto a base di pesce, questa combinazione di melanzane e verdure in agrodolce questo piatto sta conquistando gli chef. Da dove arriva è notorio. La combinazione di melanzane fritte, sedano, cipolla, pomodoro, olive e capperi è debitrice agli arabi per quel che riguarda la salsa agrodolce. Ma tra i protagonisti di questa storia ci sono anche i regnanti spagnoli, già soliti preparare combinazioni di intingoli e ingredienti spezzettati, tra i quali una buona dose di pesce, con polpi e — appunto — “caponi”, l'odierna lampuga. Ci son0 natìuralmente diverse varianti. A Catania l'aggiunta di peperoni, ad Agrigento i friggitelli e quando di stagione i carciofi. A Bivona, c’è chi nella caponata mette anche la pesca locale igp e le pere. Ora questo piatto viene riletto da bravi chef italiani. Di seguito qualche esempio. Come ne ha fatto una colatura che accompagnare i bottoni di ricotta di Bruna alpina e melanzane alla brace. anche una spolverata di mandorle tostate, bottarga di tonno e — ancora una volta — cioccolato modicano. ne ha elaborato una versione sorprendente, con un raviolo di sfoglia ricavato da pesce sfilettato e battuto, farcito con salsa di cipolle, olive, miele, pomodoro e acciughe. A completare il tutto polvere di capperi essiccati e una base di estratto di foglie di sedano. resta croccante e accompagna il pesce spatola a beccafico,. la abbina a filetti di triglia e razza, insieme a salsa agrodolce di carote e crema di finocchi al coriandolo. [gallery ids="51502"]
Andrea Leali, che al suo Casa Leali di Puegnago sul Garda
Il siciliano Santino Nicosia, invece, porta sulla tavola del Garamond di Torino
Gioacchino Gaglio, oggi chef di Cortile Pepe a Cefalù,
A La Madia di Cefalù la caponata di Pino Cuttaia
Al Duomo di Ragusa Ibla Ciccio Sultano