Queste righe sono parte dell articolo di Antonio Maria Mira apparso su Avvenire https://www.avvenire.it/attualita/pagine/in-albania-una-nave-per-8-migrantiil-governo-tira
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Il pattugliatore della Marina militare ha infatti lasciato il Mediterraneo centrale, a 15-20 miglia a sud di Lampedusa, dove stazionava da lunedì, per dirigersi verso l’Albania.
A bordo 8 migranti, bengalesi e egiziani, la metà di quelli che vennero portati nel primo viaggio poco più di tre settimane fa, 14 poi ridotti a 12 dopo l’arrivo in Albania, e infine tutti riportati in Italia dopo la decisione del Tribunale di Roma.
Ma gli otto che dovrebbero arrivare tra giovedì e sabato nei due centri di Schengjin e Gjiader, sono molti di meno rispetto a quelli che si intendeva trasportare nella seconda missione.
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Mentre nei tre giorni di missione di nave Libra sono sbarcati a Lampedusa più di 1.400 migranti, grazie anche a nuove strategie dei trafficanti, altri 99 in Calabria e circa 500 soccorsi dalle navi delle ong Solidaire, Ocean Viking e Sea Eye.
Un evidente insuccesso, anche se il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi continua a difendere la procedura dell’operazione.
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Con che costi? Come ci spiega l’ammiraglio Vittorio Alessandro, ex portavoce della Guardia Costiera «le “spese di ordinario esercizio quotidiano” di una nave come Libra, più quelle per il personale, oltre 60 uomini di equipaggio, arrivano a 22mila euro al giorno, quindi quasi 1.400 euro al giorno per ogni migrante trasportato nel primo viaggio, il doppio, 2.800, per il secondo. Ai quali vanno aggiunte le spese straordinarie per queste missioni»
Nella foto il Ministro Piantedosi