Queste righe sono un sunto dell'articolo di Carolina Pozzi pubblicato da Cibotoday.
La manna è una sostanza dolcissima — un “succo”, o meglio la linfa — che fuoriesce dalla corteccia delle varietà di frassino orniello e verdello. Esposta all’aria al sole si solidifica e prende colore biancastro, raggrumandosi sulla pianta oppure colando in lunghe stalattiti, a seconda degli “accidenti” della natura. Almeno prima che Gelardi pensasse a razionalizzarne la raccolta. I frassineti si trattavano così sulla costa tirrenica, da Palermo a Trapani; “per farne cosa? In realtà poco e niente”, spiega Gelardi a CiboToday. “O meglio, qui sul posto se ne consumava poca. Il grosso era venduto all’industria per produrre mannitolo, usato sia come dolcificante che come farmaco. Oppure venduto in panetti in erboristeria”.