Pino Cuttaia chef due stelle Michelin de La Madia a Licata, rende omaggio alla memoria e alla resilienza della Sicilia con una nuova creazione dolce, ispirata al Cretto di Burri.
Cuttaia ha sempre raccontato la sua terra attraverso la cucina, intrecciando sapori, paesaggi e storie.
Oggi lo fa con un dessert simbolico, un gesto gastronomico che celebra la forza della rinascita e il valore della memoria.
Per Cuttia:
“il paesaggio non è solo sfondo, ma ispirazione costante, un patrimonio da raccontare a tavola. «Chi cucina può attingere da un paesaggio caro e ricrearlo in un piatto. È anche questo un gesto culturale”
Il dolce trae, infatti, ispirazione dal Cretto di Burri, la monumentale opera ambientale realizzata tra il 1984 e il 1989 (e completata nel 2015) dall’artista Alberto Burri sui resti di Gibellina Vecchia
Il dolce è: una crema alla mandorla su pan di Spagna con liquore alla mandorla, sormontata da una riproduzione del Cretto, realizzata con pasta di mandorle bianca.
Ma non è questo il solo ’omaggio al paesaggio siciliano di Cuttia
Con la “Scala dei Turchi” Cuttaia racconta ella la scogliera bianca tra Realmonte e Porto Empedocle,
Il piatto in questo caso è una visione marina: una sfoglia trasparente di calamaro ripiena di crema di ricci di mare, nascosta sotto una spuma all’“acqua di mare”.
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Nelle foto qui sotto . N. 1 il dolce ispirato all'opera di Burri N.2 il piatto di mare per La Scala dei Turchi

