Tocca anche a questo grande artista.
Da quel che abbiano ricevuto in redazione questo è quanto promettono gli organizzatori dell’ennesima mostra blockbuster:
“Van Gogh - The immersive Experience” l'evento per i catanesi e i turisti di tutto il mondo rappresenterà un'occasione unica per vivere le emozioni legate alla singolare vita del grande pittore con l'immersione totale nei meandri della sua arte”
Il perché “filosofico” della mostra (posto unico 15 euro) sarebbe il seguente:
“Van Gogh – The Immersive Experience” comunica ai giovani, con il linguaggio dei giovani. Arriva al visitatore in modo diretto, sfruttando le nuove tecnologie e trasmettendo emozioni grazie alla multimedialità di un progetto innovativo e moderno… Non si sostituisce alle mostre classiche ma le esalta, le promuove, facendo immergere il visitatore dentro il quadro e rendendolo protagonista assoluto del dipinto. La fruizione semplicemente visiva dei quadri in gallerie silenziose viene dimenticata, a favore di un viaggio dove il pubblico diventa protagonista…”
Ora. Ognuno è libero di organizzare e proporre quel che più gli piace. Le città pullulano di sale giochi e quindi non ci sarebbe niente da ridire.
Ci fossero alternative di valore sarebbe meglio far finta di niente.
Ma non è così.
A parte qualche sparuto eroico tentativo della Fondazione Brodbeck https://fondazionebrodbeck.it/an-interspecies-journey-barbara-cammarata/ o piccole gallerie private il panorama è quello di un deserto.
Il Catello Ursino tace dal 2023.
Al Palazzo della Cultura c’è un ’esibizione di manifesti propagandistici con annesso flipper https://sudpress.it/destinazione-news/post/264810/tolkien-quanto-ci-costi-mostra-che-il-comune-di-catania-paga-244mila-euro-e-il-pezzo-forte-è-il-flipper
Ma perché Catania deve essere trattata così?
