Confrontandosi con Thérèse Raquin, il celebre romanzo di Émile Zola, Stefano Ricci, che firma testo e regia, conduce Donatella Finocchiaro in un vortice psicologico.
Ricci destruttura la torbida storia di adulterio di Zola per raccontare il tempo che abitiamo oggi, a partire dal senso di colpa che condiziona i comportamenti dei personaggi come un’affezione, un’attitudine corporale e febbrile.
Il teatro di Ricci, nel quale parola diventa dunque lo spazio per l’elaborazione di un lutto, di un’assenza fisica e morale: un esperimento senza rete di protezione
Thérèse, ispirato a Thérèse Raquin di Émile Zola
testo e regia Stefano Ricci, con Donatella Finocchiaro, Alberto Carbone, Giulia Eugeni, Alessandra Fazzino
Repliche sino al 2 marzo
www.teatrobiondo.it

