
“Lascio la Fondazione, anzitempo, su richiesta del Sindaco Dott. Miccichè, per favorire un avvicendamento squisitamente politico”.
Sono parole di Giacomo Minio docente di Economia applicata ai Beni culturali all’Università di Palermo, ormai ex presidente della Fondazione Agrigento 2025.
La sera del 25 gennaio, con una lettera diffusa su varie testate online e poi sul suo profilo Facebook si è dimesso.
L’ente che ha presieduto per pochi giorni è operativo dallo scorso 18 gennaio, ed è nato con il fine di attuare il programma di Agrigento Capitale della Cultura, attraverso l’organizzazione e la promozione di “iniziative nel settore dello Spettacolo, dell’Educazione, del Turismo e della Cultura intesa in tutte le sue espressioni”.
Al suo posto è arrivata Maria Teresa Cucinotta. Già Prefetto di Palermo fino al 2023, anno della pensione, è stata vice prefetto di Siracusa e di Palermo, e poi di Prefetto a Caltanissetta, Lecce, Catanzaro.
La scelta di operare un cambio ai vertici sarebbe stata piuttosto che del Sindaco del presidente della Regione Renato Schifani, l’uomo che ha più potere (economico, innanzitutto) sulla grande macchina di Agrigento Capitale.
La Regione Sicilia ha investito per Agrigento Capitale quattro milioni solo nel 2024. Altri tre milioni arriveranno per il 2025.
Si tratterebbe dunque di un vero e proprio “commissariamento”.
Se è così, l’anno cruciale di Agrigento, dunque, inizia come peggio non poteva.
Perché se i programmi della Fondazione destano preoccupazione il problema di Agrigento è il suo degrado.
Dalla scarsezza d’acqua alla poca attenzione per l’ambiente e il verde pubblico; dal problema dei rifiuti,
al manto stradale disastrato, all’assenza di info point turistici, bagni pubblici, aree di sosta; e poi i vecchi edifici del centro storico in attesa di essere salvati dal crollo, i musei e i palazzi di pregio in perpetua fase di restauro…
Non si tratta di novità dell'ultimo minuto: è lecito chiedersi come sia potuta avvenire un'assegnazione del genere e quale riflesso potrà avere sul turismo del capoluogo nel prossimo futuro.
Nella foto di copertina Maria Teresa Cucinotta
