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Tesori (o cartoline?) dall'Italia. Ad Agrigento

2025-01-16 01:00

Redazione

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Tesori (o cartoline?) dall'Italia. Ad Agrigento

La città siciliana Capitale della Cultura 2024 annaspa tra polemiche di ogni tipo

L'annuncio del programma  seconda uscita di Agrigento Capitale della cultura 2025 è questo:

 

"Sarà la mostra i Tesori d'Italia - Il '900 delle Fondazioni. Da Giorgio De Chirico a Lucio Fontana, in programma nella prestigiosa sede di Villa Aurea, all'interno dell'area archeologica, ad inaugurare il ciclo di grandi eventi che vedranno la città di Agrigento protagonista in qualità di Capitale italiana della cultura per tutto il 2025.

 

L'esposizione, che rappresenta la seconda sessione delle tre previste nel progetto dell'intera rassegna, promossa da Parco Valle dei Templi di Agrigento e prodotta da Consorzio Progetto Museo, sarà

inaugurata sabato 18 gennaio alle 15.30, mentre aprirà al pubblico il 19.

Pompei, affreschi di nature morte

dagli scavi nella Regio IX

La mostra, curata da Pierluigi Carofano e Anna Ciccarelli, intende racchiudere in un unico percorso la storia dell'arte italiana, esponendo attraverso 25 opere (tutti dipinti e 1 scultura) di 22 artisti, tutte le 20

regioni del Paese.

 

Questi capolavori, legati alle regioni di riferimento degli artisti, indicano le principali correnti artistiche che hanno attraversato l'Italia durante tutto il '900, senza tralasciare però anche gli ultimi anni del XIX secolo.

 

Una esposizione resa possibile grazie all'immenso patrimonio messo a disposizione, con speciali prestiti, dalle Fondazioni bancarie e culturali nazionali.

 

Una storia dell'arte che è, al contempo, storia del Paese stesso, in un racconto che non intende essere esaustivo, ma che si sviluppa attraverso opere per lo più sconosciute al pubblico, e che diventano

qui simboliche della vastità del tesoro artistico e culturale italiano.

 

(…) Il percorso espositivo guida il visitatore alla scoperta dei tesori artistici con una varietà di linguaggi realizzati nell'arte figurativa italiana. Dal Naturalismo e al Verismo, di Francesco Michetti (Abruzzo), Antonio Mancini (Lazio) e di Vincenzo Gemito (Campania) e di Giuseppe De Nittis (Puglia), al

Divisionismo di Giuseppe Pellizza da Volpedo (Piemonte), di Angelo Barabino (Liguria) e di Umberto Boccioni (Calabria), passando dal Secondo Futurismo, di Fortunato Depero (Trentino) e di Ivo Pannaggi (Marche), alle visioni metafisiche di Giorgio Morandi (Emilia), Giorgio De Chirico (Italia), di Mario Sironi (Sardegna) e di Filippo de Pisis (Romagna). Proseguendo dal Neorealismo di Renato Guttuso (Sicilia), per il Cubismo di Gino Severini (Toscana), l'Arte informale di Emilio Vedova (Veneto), di Afro Basaldella (Friuli-Venezia Giulia), e di Alberto Burri (Umbria), lo Spazialismo di Lucio Fontana (Lombardia) e, infine, il New Dada di Gino Marotta (Molise), Francesco Nex (Valle D'Aosta), fino all'Astrattismo di Carla Accardi (Basilicata) con un'opera inedita"

 

Si tratta pe ril momento di un annuncio ed è quindi difficile esprimere un 'opinione compiuta sulla sua riuscita. 

 

Carla Accardi (siciliana) qui va in aiuto alla Basilicata dove è pur vero ha molto operato.

 

Certo così come è stato presentato in questa comunicazione Ansa il tutto appare come un elenco di grande mole, ma debole dal punto di vista della novità.

 

Agrigento Capitale della Cultura 2025 insomma non sembra proprio decollare e annaspa tra polemiche di ogni genere.

 

Schifani da Palermo e il  Giuli da Roma non si presentano e non aiutano in nessun modo: perchè qusta è la politica dei politicanti. Buttafuoco h proposto addirittura il comissariamento.

 

Tutti pronti a tagliare nastri  quando le cose vanno bene. Se ci sono difficoltà non trovi  più nessuno…

 

Non è un bene per nessuno, non per Agrigento e tanto meno per la Sicilia che viene derisa sui media di tutto il paese. 

 

Qui sotto un'opera di Guttuso in mostra

 

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