L'esposizione è pensata come una festa per celebrare i novant’anni di Calì e il suo percorso artistico.
Il racconto si snoda attraverso materiali iconografici, testimonianze, costumi e oggetti di scena: dalla “Scuola del Vedere” di Oskar Kokoschka a Salisburgo agli esordi in teatro, nel 1969, con Emanuele Luzzati, Alessandro Fersen e Aldo Trionfo, e via via agli spettacoli e alle collaborazioni nei maggiori teatri del mondo, fino alle pièces dedicate ai bambini e alle cartapeste e i manufatti realizzati con Gabriella Saladino nello Studio di via Maqueda a Palermo.
Le due artiste hanno prodotto per anni un artigianato di altissima qualità: i “giocattoli” di cartapesta, le teline con “il mondo alla rovescia”, le maschere, i metal-collages, sembrano pensati per bambini di altri tempi, appartengono a una dimensione in cui il mondo è buono e la cattiveria diventa quasi comica.
La mostra Santuzza Calì - Acquerelli, bozzetti, figurini, costumi, curata da Giovanna A. Bufalini, Paola Tosti, Laura Zanca, Giulia Barbera con la collaborazione della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, si inaugura il 28 settembre 2024 alle ore 18.00 al Teatro Biondo con la partecipazione dell’artista.
Qui sotto Santuzza Calì in una foto d'epoca